Il CIFA (Coordinamento Italiano Facilitatori
della Relazione di Aiuto) definisce la facilitazione della relazione di aiuto
come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo,
stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale
personale e professionale.
Grazie all'attività svolta dal facilitatore della relazione di aiuto, i
clienti sono in grado di apprendere ed elaborare le strategie di
azione che permetteranno loro di migliorare sia le performance che la qualità
della propria vita.
La metodologia di facilitazione prevede che il cliente sia
prima di tutto rispettato, sia dal punto di vista personale, sociale che
professionale, e venga considerato in grado di gestire efficacemente la propria
vita ed il proprio ambito lavorativo.
Ogni cliente viene visto come una
persona creativa, piena di risorse e con alte qualità intrinseche.
Sulla base
di ciò, le funzioni del facilitatore sono:
- scoprire, rendere chiari ed allineare gli obiettivi che il cliente desidera raggiungere;
- guidare il cliente in una scoperta personale di tali obiettivi;
- far in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal cliente stesso;
- lasciare piena autonomia e responsabilità al cliente.
La facilitazione della relazione di aiuto prevede un approccio
relazionale che si fonda sul riconoscimento di ciò che è giusto, di ciò che
funziona, di ciò che è desiderato, di ciò che è necessario ed utile al cliente
per arrivare all'obiettivo.
L'approccio di facilitazione della relazione di aiuto prevede domande basate
sulla scoperta delle potenzialità del cliente, utilizzando una modalità proattiva nella gestione delle sfide e delle opportunità
personali, una formulazione costruttiva di osservazioni e feedback finalizzati
ad ottenere reazioni positive dagli altri.
Durante ciascun incontro è il
cliente stesso a scegliere l'argomento della conversazione, mentre il
facilitatore della relazione di aiuto lo ascolta ponendo osservazioni e domande. Questa interazione
contribuisce a creare maggiore chiarezza ed induce il cliente a divenire
proattivo.
Nella facilitazione della relazione di aiuto si osserva "dove
si trova il cliente oggi" e si definisce, in comune accordo, ciò che
egli è disposto a fare per raggiungere "la meta in cui vuole trovarsi domani".
I facilitatori della relazione di aiuto riconoscono che i risultati sono frutto
delle intenzioni, delle scelte e delle azioni della persona o del gruppo,
sostenuti dall'impegno del facilitatore della relazione di aiuto e
dall'applicazione dei suoi approcci, dei suoi metodi e delle sue competenze.